Investire in Italia nel 2016

Il 2016 è appena oltre la metà e il numero di notizie shoccanti e preoccupanti non fa che aumentare: crisi economica, Brexit, attacchi terroristici, ISIS, rifugiati, Siria, kamikaze, elezioni presidenziali in America, e chi più ne ha più ne metta. Insomma, il 2016 non è stato, almeno per ora, un anno da ricordare. Ma si sa, la vita va avanti ed ognuno, giustamente, deve preoccuparsi del proprio futuro, della propria famiglia e del proprio benessere.

Per questo motivo, è importante mantenersi informati sulle condizioni dell’economia italiana, sull’andamento di borse e mercati e sugli investimenti più azzeccati da fare in un periodo così delicato e complesso. In questo articolo, riassumiamo i punti principali di un’intervista che Aldo Varenna (private banker e presidente dell’European Financial Planning Association in Italia dal 2014) ha rilasciato recentemente, dando alcuni semplici consigli su cosa fare e cosa evitare per investire in sicurezza nel 2016.

Il ruolo del consulente finanziario

Aldo Varenna ha sottolineato l’importanza di rivolgersi ad un consulente competente e affidabile che sia in grado di suggerirvi la soluzione più semplice e sicura per investire i vostri risparmi. Diversamente dal passato, il mercato subisce forti oscillazioni quotidianamente; per questo motivo, il piano di investimenti dovrebbe essere dinamico e flessibile per poter tenere il passo e attutire gli urti causati dai cambiamenti degli andamenti delle Borse.

Nonostante l’incertezza di questi tempi, il presidente di Efpa Italia sostiene che il tempo dei risparmiatori sia finito, e che sia più importante che mai investire, cercando, chiaramente, di azzeccare quantità classe e tipologia dell’investimento.

Cosa evitare

Se non siete pratici, è meglio affidarsi alle mani più esperte di consulenti e private bankers; tuttavia, è bene avere un’idea personale e una conoscenza base per evitare di prendere grosse fregature. Un primo ammonimento va contro i titoli singoli: l’andamento attuale del mercato rende più sicura una differenziazione del rischio, almeno per chi non sia un vero e proprio esperto del settore.

Varenna mette in guardia anche contro i costi occulti che potrebbero essere presenti in obbligazioni o prodotti assicurativi: se il costo dovesse essere superiore a 1,5% bisogna prestare molta attenzione per evitare di aumentare i rischi. Infine, il presidente di Efpa Italia consiglia di tenersi alla larga da obbligazioni che potrebbero contenere spiacevoli sorprese come bond perpetui (possono essere richiamati dagli istituti dopo anni perché non contengono date di scadenza) e Coco bond (o contingent convertible bond).

Il mondo della finanza è pieno di imprevisti e i rischi sono sempre alti, soprattutto oggigiorno. Tuttavia, mantenere il capitale fermo può essere altrettanto rischioso. È perciò importante mettersi nelle mani di consulenti affidabili e competenti, qualche piccolo accorgimento, come quelli di cui abbiamo parlato qui, sarà sufficiente per capire se fidarvi o meno.